Negli anni ’70 del secolo scorso il fenomeno delle mutilazioni animali interessò diversi stati degli USA comportando un aumento vertiginoso della moria del bestiame. Nei pascoli e lungo le strade statali, vennero ritrovate centinaia di migliaia di carcasse di animali da allevamento brutalmente mutilate e prive di sangue.
All’inizio degli anni Settanta, l’America centro-occidentale fu invasa dai racconti di una strana e spaventosa moria del bestiame. Pareva che qualcuno massacrasse le bestie e ne asportasse gli organi. Si trovavano solo le carcasse, senza più sangue, ma nei pressi non vi erano tracce di alcun tipo. Quando una dozzina di sceriffi del Kansas si riunì nel dicembre del 1973 per confrontare i dati, la maggior parte pensò che i colpevoli fossero adepti di riti satanici. Gli studiosi ritenevano invece che la moria si dovesse al carbonchio, una malattia spesso letale, ma i proprietari del bestiame insistevano che si trattava di un fenomeno mai visto prima.
Nel 1974 le mutilazioni del bestiame si estesero ad ovest e anche al Canada. Gruppi armati di volontari pattugliavano le strade, ma gli agricoltori riferivano avvistamenti di stranieri in abiti neri, di misteriosi elicotteri, di luci inspiegabili. Fra le tante teorie, c’era quella per la quale i mutilatori erano agenti dei servizi segreti che conducevano esperimenti di guerra biologica, o extraterrestri che raccoglievano campioni della vita sulla Terra.
Nel 1979, nel New Mexico si diede il via a un’inchiesta guidata dall’agente dell’FBI in pensione Kenneth Rommel. Dopo aver studiato 24 nuovi casi di mutilazioni animali, averne riesaminati altri 90 e aver consultato patologi e polizie di altri stati, Rommel concluse che le mutilazioni erano “perfettamente in linea con ciò che ci si può aspettare di trovare nei casi normali di ruberie, di passaggio di animali spazzini e di decomposizione di animali morti“. A dispetto di tutte le fantasticherie, i responsabili erano da ritenersi uccelli, insetti e coyote.
Altri funzionari di polizia, però, si concentrarono sulle voci di satanismo e arrestarono tre capi di uno strano culto che richiedeva visceri animali per i suoi riti. Intanto continuavano a circolare le voci più strampalate, come quella di persone in segreto accordo con il governo di Washington, il quale, in cambio, avrebbe ricevuto tecnologie avanzate. E mentre c’è chi afferma che sia stato ucciso quasi un milione di capi, il numero degli animali morti, controllato da agenzie private e statali, è rimasto nella norma da oltre due decenni. Ma la leggenda creatasi intorno al fenomeno delle mutilazioni animali è dura a morire.