Ritrovata nel settembre del 1991, la mummia di "Otzi" è salita agli onori delle cronache a causa di un conflitto di competenze tra Italia ed Austria. L'elevato grado di conservazione dei tessuti e la notevole antichità del reperto lo rendono un ritrovamento unico nel suo genere.
Il ritrovamento di migliaia di reperti di origine incerta, avvenuto ad inizio '900 a Glozel, in Francia, rappresentò un vero e proprio rompicapo archeologico. Il dibattito si riaccese negli anni '70 grazie all'utilizzo di nuove tecniche di analisi per stabilirne la datazione.
Una notte di marzo del 1892, il Dr. Hilprecht, professore di assirologia presso l'Università della Pennsylvania, fece uno strano sogno rivelatore. Gli apparve un sacerdote babilonese che gli svelò un mistero che coinvolgeva alcuni reperti sui cui stava lavorando.
Il mistero delle mummie cocainomani salì alla ribalta della cronaca negli anni '90 del secolo scorso. La presenza di tracce di nicotina e cocaina nei resti di mummie egizie sconcertò la comunità scientifica dal momento che tali sostanze si diffusero nel vecchio mondo solo parecchi secoli dopo.
Fin dagli albori della civiltà, la caduta di meteoriti e la comparsa di comete nei cieli, sono stati interpretati come segni della volontà divina. Molti dei frammenti raccolti, custoditi all'interno degli antichi templi pagani, sono divenuti oggetto di venerazione e di culto.
