Le grandi cattedrali gotiche che sorsero in tutta Europa durante il medioevo vennero edificate seguendo i principi della Geometria Sacra. I Templari che furono i promotori della costruzione di tali cattedrali credevano fermamente nel concetto ermetico per il quale la matematica è un codice attraverso il quale Dio parla all’uomo.
I Templari furono i promotori della costruzione delle grandi cattedrali gotiche, tra cui quella di Chartres. Favorirono così la costituzione di corporazioni di costruttori, a partire dai muratori, che divennero membri secolari dell’Ordine e che ne godevano i vantaggi, compresa l’esenzione dai tributi. Analizzando i particolari e le fasi della costruzione delle grandi cattedrali, lo strano simbolismo presente nelle decorazioni ha costituito un rompicapo per gli esperti. Solo recentemente si è arrivati a capire tale simbolismo: altro non era che la codificazione di conoscenze esoteriche.
Graham Hancock, esaminando l’architettura sacra degli antichi egizi, nota che è stata uguagliata in Europa solo dalle grandi cattedrali gotiche del medioevo, come Chartres e che i Templari attraverso le loro scoperte durante le crociate, hanno costituito l’anello mancante nella catena di trasmissione della conoscenza architettonica segreta. I progetti delle cattedrali gotiche volevano esprimere i principi della Geometria Sacra. E ciò in base alla teoria che la proporzione geometrica ha in sé una risonanza con l’armonia divina, e che alcune particolari proporzioni sono più divine di altre.
Questo sottolineava l’affermazione di Pitagora per cui “il numero è tutto” e rafforzava il concetto ermetico che la matematica è un codice mediante il quale Dio parla all’uomo. Cultori di quest’architettura esoterica furono gli artisti e i progettisti rinascimentali, per i quali dalla sezione aurea è ricavabile la proporzione perfetta, poco meno di una panacea universale.
Il concetto in sé di Geometria Sacra permeava tutta la loro ricerca intellettuale. I disegni di Leonardo, di uomini o di macchine, l’interno di un fiore o la forma di un’onda, comunicavano la convinzione dell’artista che la struttura esprimesse un significato e rivelasse l’armonia nelle proporzioni. Uno dei suoi più famosi disegni, L’Uomo di Vitruvio, è basato sull’applicazione della sezione aurea.
Il leggendario Tempio di Salomone era considerato dai Templari, come più tardi dalla massoneria, l’esemplare perfetto di Geometria Sacra. Non era solo una gioia sublime per gli occhi di coloro che lo vedevano o pregavano al suo interno, ma andava oltre i cinque sensi. Si pensava entrasse in risonanza perfetta con la divina armonia del cielo poiché la sua lunghezza e larghezza, l’altezza e la profondità erano estremamente precise nel rispettare le proporzioni alla base del cosmo. In un certo senso il Tempio di Salomone poteva essere considerato l’anima di Dio scritta nella pietra.
Molti visitatori moderni sono rimasti perplessi di fronte alle decorazioni in pietra delle vecchie cattedrali, che appaiono chiaramente di natura astrologica. Il segno zodiacale dell’Ariete, scolpito nell’arco del portale principale di una costruzione sacra, può essere frutto di una scelta personale da parte di un singolo muratore? Questa può essere una spiegazione, ma resta il fatto che in molte cattedrali gotiche compaiono segni zodiacali, e la loro presenza non è mai casuale.
I progetti delle cattedrali gotiche rivelano una conoscenza di principi esoterici da parte dei muratori, e soprattutto dei cavalieri che patrocinarono la loro realizzazione. Nel medioevo furono proprio i Templari che favorirono l’applicazione pratica, dove possibile, di conoscenze esoteriche. Per loro la codificazione di messaggi segreti nella pietra delle cattedrali andò oltre il puro desiderio. Come affermano Baigent e Leigh in The Temple and the Lodge: “Dio ha realmente insegnato l’applicazione pratica della Geometria Sacra attraverso l’architettura“.
Il figlio del leggendario ed eroico re ebreo David, Salomone, costruì un tempio di immensa bellezza, usando i materiali più pregevoli e più costosi. Marmo e pietre preziose, legni aromatici e rari tessuti furono impiegati per creare un luogo che avrebbe deliziato i sensi dei devoti, ma nel quale anche Dio stesso si sarebbe sentito “a casa”. Al centro c’era il Sancta Sanctorum, il Santo dei Santi in cui il sommo Sacerdote poteva mettersi in comunicazione con l’Onnipotente attraverso l’Arca dell’Alleanza. Questa misteriosa reliquia era nota da una parte per concedere grandi benedizioni ai “giusti” dall’altra per distruggere i malvagi e coloro a cui non era stato rivelato come combattere gli effetti della sua minacciosa presenza.
Nelle decorazioni delle cattedrali ci sono forse indizi su ciò che i Templari credevano fosse il significato dell’Arca. Per esempio, nella cattedrale di Chartres c’è la scultura in pietra di una figura che potrebbe essere la Vergine Maria con la scritta “arcis foederis”, Arca dell’Alleanza appunto. In se stesso questo particolare non è molto significativo, perché era un simbolo cristiano comune nel medioevo. Ma dal momento che Chartres era un centro di culto della Madonna nera, l’Arca è forse identificabile con l’altra Maria, la Maddalena, o con una dea pagana più antica? Forse è lo stesso principio femminile che viene evocato sotto la “copertura” del simbolo mariano. Non può essere un riferimento alla Vergine Maria, perché gli architetti della cattedrale gotica avevano una ragione speciale per evocare l’archetipo di una donna sessualmente attiva. A tal proposito risulta significativo che le prime raffigurazioni della leggenda della vita di Maria Maddalena in Francia appaiono sulle vetrate della cattedrale di Chartres.