Nel 1946, un operaio che lavorava nei pressi di Gisors, nella regione francese della Normandia, dichiarò di aver scoperto una cappella sotterranea contenente 19 sarcofagi di pietra e 30 forzieri di metallo. Gisors in passato fu una delle più importanti commanderie del Priorato di Sion che aveva deciso di nascondere lì i suoi documenti segreti.
Secondo i “documenti del Prioriato di Sion”, tra il 1306 e il 1480 l’organizzazione segreta poteva contare su nove commanderie. Nel 1481, quando morì Renato d’Angiò, il numero era salito a ventisette. Le più importanti erano situate a Bourges, Gisors, Jarnac, Mont-Saint-Michel, Montréval, Parigi, Le Puy, Solesmes e Stenay. Inoltre, gli enigmatici quanto famosi “Dossier Segreti” aggiungono che vi era “un’arca chiamata Beth-Ania, casa di Anna, situata a Rennes-le-Chàteau“. Non è molto chiaro cosa significhi questo passo: ma Rennes-le-Chàteau sembrerebbe godere di una posizione molto particolare. E senza dubbio non può essere una coincidenza il fatto che l’abate Saunière abbia costruito la famigerata “Villa Bethania“.
Secondo i Dossier Segreti, la commanderia di Gisors risaliva al 1306 ed era situata in rue de Vienne. A quanto sembra, per mezzo di un passaggio segreto, era in comunicazione con il cimitero locale e la cappella sotterranea di Sainte Catherine, ubicata sotto la fortezza che sovrastava Gisors. Nel XVI secolo la cappella, o forse una cripta adiacente, diventò il deposito degli archivi del Priorato di Sion, custoditi in trenta forzieri.
Nei primi mesi del 1944, quando Gisors fu occupata dai tedeschi, da Berlino fu inviata una speciale missione militare con il compito di intraprendere una serie di scavi sotto la fortezza. L’invasione degli Alleati in Normandia interruppe i lavori; ma non molto più tardi un operaio francese, un certo Roger Lhomoy, incominciò a scavare per conto proprio. Nel 1946 Lhomoy riferì al sindaco di Gisors di aver trovato una cappella sotterranea che conteneva diciannove sarcofagi di pietra e trenta forzieri di metallo. La sua richiesta di proseguire gli scavi e di rendere pubblica la scoperta fu ostacolata, si direbbe di proposito, da una quantità di complicazioni burocratiche. Finalmente, nel 1962, Lhomoy incominciò gli scavi a Gisors. I lavori si svolsero sotto gli auspici di Andre Malraux, che a quel tempo era il ministro francese della Cultura, e gli scavi non furono ufficialmente aperti al pubblico. Non furono trovati né sarcofagi né forzieri. Si è molto discusso, sulla stampa e in vari libri, se la cappella venne trovata o no. Lhomoy sosteneva che aveva ritrovato la strada per giungere alla cappella, ma che nel frattempo il contenuto era stato asportato. Comunque stiano le cose, la cappella sotterranea di Sainte Catherine è menzionata in due vecchi manoscritti, uno datato 1696, l’altro 1375.
Su questa base, la versione di Lhomoy diviene plausibile, e lo diviene anche l’affermazione che la cappella sotterranea fosse il deposito degli archivi del Priorato di Sion. Esistono diverse prove che il Priorato continuò ad esistere ed operare per almeno tre secoli dopo la fine delle Crociate e lo scioglimento dei Cavalieri Templari. Diversi documenti, databili tra il XIV ed il XVII secolo, relativi a Orleans e alla sede di Sion a Saint-Samson fanno esplicito riferimento all’Ordine. È documentato che all’inizio del XVI secolo alcuni membri del Priorato di Sion a Orleans, violando la loro regola e “rifiutandosi di vivere comunitariamente”, incorsero nella collera del papa e del re di Francia. Verso la fine del XV secolo, i membri dell’Ordine furono accusati di numerose colpe; non rispettavano la loro regola, vivevano “individualmente” anziché “in comunione”, erano licenziosi, risiedevano fuori dalle mura di Saint-Samson, boicottavano i servizi divini e trascuravano di ricostruire l’edificio che era stato gravemente danneggiato nel 1562. Col 1619, a quanto sembra, le autorità persero la pazienza. Quell’anno, secondo i documenti, il Priorato di Sion fu espulso da Saint-Samson e la sede passò ai Gesuiti.
Dal 1619 in poi trovare riferimenti al Priorato di Sion risulta alquanto arduo. In ogni caso, si può essere certi della sua esistenza almeno fino al XVII secolo sebbene tali prove non facciano sufficiente luce sulle vere attività, gli obiettivi, gli interessi e l’eventuale influenza del Priorato. In secondo luogo questi riferimenti, sembra che attestassero soltanto cose poco importanti: l’esistenza di una sfuggente confraternita di monaci o di devoti il cui comportamento, per quanto poco ortodosso e forse clandestino, aveva un peso relativamente trascurabile.
Secondo i “documenti del Priorato”, quest’ultimo era un’organizzazione potente e influente, che aveva creato i Templari e manovrato l’andamento degli affari internazionali. D’altro canto le testimonianze scoperte non indicavano nulla di simile. Una possibile spiegazione era che Saint-Samson, a Orleans, fosse soltanto una sede isolata, probabilmente minore, delle attività del Priorato. Infatti nell’elenco delle commanderie più importanti del Priorato, contenuto nei Dossier segreti, Orleans non è neppure inclusa. Se l’Ordine era veramente una forza ragguardevole, Orleans poteva essere soltanto un piccolo frammento di un disegno molto più vasto.