Il “Caso della Domenica delle Palme” ebbe inizio con la morte della giovane Mary Catherine Lyttleton avvenuta nel marzo del 1875. A circa 25 anni di distanza dal tragico evento, la ragazza decise di manifestarsi durante numerose sedute spiritiche per ribadire il suo amore nei confronti del promesso sposo, Arthur James Balfour.
Arthur James Balfour, futuro primo conte di Balfour, si innamorò a prima vista di una graziosa fanciulla, Mary Catherine Lyttleton. Cinque anni dopo voleva sposarla, ma prima che ne potesse chiedere la mano al padre, il visconte Cobham, Mary contrasse il tifo e il 21 marzo 1875, la Domenica delle Palme, a soli 24 anni, morì. Balfour ne soffrì terribilmente e non si sposò più. Per 55 anni, fino alla morte, egli trascorse ogni Domenica delle Palme con la sorella di Mary e suo marito, discorrendo amorevolmente di lei e di ciò che, con lei viva, sarebbe potuto accadere. Il loro amore frustrato divenne in seguito uno dei casi più famosi e complicati negli annali della ricerca parapsichica.
I primi messaggi cominciarono ad arrivare nel 1901, poco dopo il decesso di Frederic Myers, che era stato fra i fondatori della Society for Psychical Research, e che aveva promesso di tentare di comunicare con i vivi dopo la propria morte. Una sua amica, Margaret Verrall, che insegnava materie classiche all’Università di Cambridge, cominciò a ricevere messaggi in scrittura automatica, con riferimenti latini e greci oltre a simboli criptici. Negli anni immediatamente successivi, un certo numero di medium, fra cui Alice Kipling Fleming, sorella di Rudyard Kipling, e Winifred Coombe-Tennant, riferirono di messaggi simili ricevuti da Myers e da qualche altro spirito. I medium, per lo più, non avevano contatto tra di loro e non sapevano nulla della storia d’amore di Balfour e Mary Lyttleton.
Col procedere della ricerca, i messaggi dall’altro mondo, in cui Mary era chiamata “la ragazza delle palme” e Arthur “il fedele cavaliere”, sembrarono concentrarsi su informazioni note solo a Balfour e apprese da Mary o da suo fratello Francis, morto sulle Alpi nel 1882. Gli accenni al “cuore di mare”, un mollusco bivalve, per esempio, si riferivano al blasone della famiglia di Mary. Questi simboli, come altri riferimenti, in sé privi di significato, ne acquistavano uno soltanto se riferiti a Mary e ad Arthur.
Balfour non promosse mai sedute spiritiche, ma nel 1912 cominciò a presenziare a quelle di Winifred Coombe-Tennant e allora i riferimenti divennero più espliciti. Sembrò che Mary volesse comunicare la sopravvivenza del suo amore. Nel 1929, la Coombe-Tennant riferì a Balfour di aver avuto una visione di Mary che le aveva detto di essere con il suo defunto fratello Alfred e che Arthur non era mai solo. Ella era “assolutamente viva, e immutata“. Arthur Balfour, persona molto riservata, non commentò mai le sue esperienze. Morì il 19 marzo 1930, dopo lunga malattia, e i dettagli sul caso della Domenica delle Palme furono resi pubblici solo nel 1960.