Harry Houdini è stato uno dei più grandi illusionisti della storia. Prima di morire strinse un patto con la moglie Bess dicendole che le avrebbe inviato dall’aldilà il messaggio preconcordato “Rosabelle credi”. Nel 1929, dopo tre anni dalla morte di Houdini, la moglie dichiarò di aver ricevuto il messaggio nel corso di una seduta spiritica.
Harry Houdini, famoso uomo di spettacolo, nutriva la speranza di mettersi in contatto con lo spirito della sua adorata madre, ma l’approccio con i medium professionali fu deludente: ne scoprì i retroscena, deducendone che la comunicazione con i defunti era un autoinganno se non una frode deliberata.
Houdini, il cui vero nome era Erich Weiss, nacque in Ungheria nel 1874, ma si trasferì da piccolo negli Stati Uniti, dove divenne un illusionista di prestigio. Fra l’altro, faceva scomparire un elefante, si liberava da una camicia di forza essendo ammanettato e, benché incatenato dalla testa ai piedi, riusciva ad uscire da una gabbia sommersa e chiusa a chiave.
Ma la sua impresa più provocatoria fu il patto che strinse con la moglie Bess sul letto di morte: le avrebbe mandato dall’oltretomba il messaggio “Rosabelle credi“, attraverso parole in codice che avevano usato in un loro numero di lettura del pensiero.
Houdini morì il 31 ottobre 1926 e sua moglie partecipò a molte sedute spiritiche, offrendo una lauta ricompensa a chi le avesse trasmesso il messaggio del marito, ma senza risultato. Finalmente, nel gennaio 1929, il medium Arthur Ford, parlando durante una seduta spiritica per mezzo di Fletcher, il suo “spirito guida“, pronunciò le parole: “Rosabelle, rispondi, parla, prega, rispondi, guarda, parla, rispondi, rispondi, parla“. Sopraffatta dall’emozione, Bess disse che quelle parole corrispondevano a “Rosabelle credi“.
La notizia riempì le prime pagine di tutti i giornali e Bess firmò una dichiarazione, davanti a tre testimoni fra cui il condirettore di Scientifìc American, in cui diceva: “Desidero dichiarare che il messaggio trasmessomi da Arthur Ford è, nella sua interezza e nella sequenza convenuta, l’esatto messaggio concordato precedentemente fra il signor Houdini e me stessa“.
Gli scettici sospettarono che si trattasse di una trovata pubblicitaria combinata fra Bess e Ford, ma la donna negò decisamente. In seguito, stranamente, ritrattò la dichiarazione e fino alla morte, nel 1943, negò di aver ricevuto un messaggio dal marito. Il patto non era stato progettato bene: Bess conosceva il messaggio e avrebbe potuto trasmetterlo per via telepatica, mentre la prestazione di Ford non provava che la comunicazione provenisse proprio da Houdini.