Il Cerchio Firenze 77, grazie al carisma e alle straordinarie doti del medium Roberto Setti, ha condotto per decenni sedute spiritiche durante le quali sono stati ricevuti messaggi di notevole spessore morale. Nel gennaio del 1973, il Cerchio ricevette un contatto da parte di un guru indiano che conduceva vita ascetica sull’Himalaya.
Il seguente testo è tratto dal volume “Dai mondi invisibili: incontri e colloqui“, del Cerchio Firenze 77.
Durante una delle consuete sedute del Cerchio, la sera dell’11 gennaio 1973, si manifestò, attraverso il medium Roberto Setti, che parlava durante trance ad incorporazione, una voce mai udita prima. Ecco quanto disse: “Io non conosco la vostra lingua, io sono vivente, incarnato, faccio vita ascetica sull’Himalaya e ho la possibilità di sdoppiarmi. Sono stato richiamato qui da disincarnati, entità molto luminose che mi aiutano a comunicare con voi.
Io sono fuggito dalla società perché la società oggi è malata, non segue più le regole della natura. La società finirà per perire se nell’intimo di ognuno di noi che la componiamo non facciamo nascere il retto agire e l’onestà. Oggi io ho compreso di avere errato nel lasciare la società, perché il posto vero è tra gli uomini, parlare agli uomini, trasmettere loro queste verità.
E voi perché non parlate? Temete per voi stessi? Avete paura che gli altri si burlino di voi? Voi tutto prendete ma niente date per il timore di essere derisi. Allora la vostra fede non è vera. E se non avete fede voi che tante cose vedete, chi deve credere? Io non so dove siete, datemi l’indirizzo: pregherò qualche mio allievo di mandarvi un mio saluto. Riflettete, è un fratello come voi che vi ha parlato“.
Circa un mese e mezzo dopo la comunicazione del guru, all’indirizzo dato dal Cerchio Firenze 77 giunse per raccomandata una busta da New Delhi. La busta conteneva un pezzo di carta bianca, piuttosto piccolo, rettangolare, piegato in due, con scritto a matita “God bless you” (Dio vi benedica). Il guru, evidentemente, aveva deciso di mantenere la promessa. Il suo messaggio rimase motivo di riflessione per chi trova difficile comprendere quali dimensioni restano ancora da scoprire nel mondo che ci circonda.