Leonora Piper è stata uno dei medium mentali più discussi e studiati tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Le sue doti straordinarie si manifestarono sin da piccola mediante fenomeni di chiaroudienza. Durante le sedute di cui fu protagonista rivelò più volte informazioni segrete di cui nemmeno gli interessati erano a conoscenza.
Il primo indizio delle doti straordinarie della sensitiva americana Leonora Piper si manifestò quando aveva otto anni. Nel 1867 la bambina stava giocando in giardino a Nashua, nel New Hampshire, quando udì un soffio all’orecchio destro e le parole: “Zia Sara, non morta ma ancora con voi“. Leonora raccontò il fatto alla madre, che segnò il giorno e l’ora. Alcuni giorni dopo, appresero che la zia Sara era morta esattamente in quel momento.
Le trance di Leonora cominciarono nel 1884, dopo che il patrigno la condusse da un’indovina cieca per essere curata con metodi paranormali. Quando iniziò ad esibirsi in pubblico, tenne alcune sedute con lo parapsicologo William James, durante le quali fornì informazioni così personali e dettagliate che egli, malgrado lo scetticismo iniziale, concluse che Leonora possedeva un potere inspiegabile.
L’interesse di James coinvolse in larga misura la Society for Psychical Research americana (ASPR). Come James, anche Richard Hodgson, allora segretario dell’ASPR, inizialmente considerò Leonora Piper un’imbrogliona, ma, alla sua prima seduta, nel 1887, la donna lo sorprese con particolari inediti sulla sua vita familiare in Australia.
Trattandosi di una medium mentale e non fisica, nel senso che comunicava con l’aldilà attraverso visioni interiori, Leonora Piper non fu sottoposta a controlli personali. Durante le sedute, i presenti, di cui ella ignorava l’identità, erano nascosti da uno schermo e furono anche assunti investigatori per verificare che la donna non ricevesse informazioni da altri.
La Piper aveva sempre almeno uno spirito guida che le forniva le informazioni durante le sedute. A lungo si trattò del dottor Phinuit, probabilmente un medico francese morto da parecchio, poi sostituito da George Pelham, che Hodgson aveva conosciuto personalmente; infine, dopo la sua morte, avvenuta nel 1905, dallo stesso Hodgson.
Le doti di Leonora Piper erano considerate così eccezionali che fu invitata in Inghilterra dove, fra il novembre 1889 e il febbraio 1890, tenne 83 sedute. Il ricercatore Oliver Lodge concluse che in più di 40 casi la donna fornì informazioni di cui nemmeno l’interessato era a conoscenza e che, ad una verifica postuma, si dimostrarono esatte. Successivamente, con altri medium, Leonora Piper partecipò ad un esperimento mondiale condotto dalla Society for Psychical Research sulla sopravvivenza oltre la morte. La Piper commise anche alcuni errori, ad esempio, molto tempo dopo l’assassinio di un artista di circo, nel 1894, lo diede per vivo. Nonostante ciò, la sua fama resistette alle critiche e le sue doti paranormali continuarono a sfuggire a qualsiasi spiegazione razionale. Leonora Piper morì nel 1950 alla veneranda età di 91 anni.