Esistono numerosi aneddoti che narrano di ostie sanguinanti e di miracoli avvenuti durante la celebrazione della Santa Messa. Molte di queste storie risalgono al Medioevo e sono spesso collegate alla lotta della Chiesa contro le eresie emergenti. Tuttavia casi di ostie sanguinanti si sono avuti anche in tempi molto più recenti.
In occasione di un viaggio in Francia, nel 1200, Ugo, vescovo di Lincoln, trascorse una notte nel villaggio di Joi. Qui, un vecchio prete gli raccontò di un miracolo che lo aveva coinvolto da giovane, mentre diceva messa in stato di peccato mortale. “Allo spezzare del pane eucaristico, immediatamente cominciò a sgorgare sangue in gran copia e la metà dell’ostia che tenevo in mano assunse l’aspetto di carne rossa di sangue. A quella vista, mi irrigidii dal terrore e lasciai che quella parte del sacramento cadesse nel calice. Allora il vino si mutò in sangue e la metà dell’ostia in carne“.
Miracoli del genere non erano una novità. Al tempo di san Basilio (330 – 379), vescovo di Cesarea, un’intera famiglia si convertì dopo aver visto l’ostia mutarsi in un neonato mentre Basilio la consacrava, poi in carne mentre la gente riceveva la comunione. Nel XII secolo questi miracoli servivano a combattere le eresie. Le ostie sanguinanti di solito erano collegate a qualche atto dissacratorio: manifestazioni di scetticismo, di mancanza di fede o di pensieri peccaminosi.
Gerald del Galles (1146 – 1223) racconta che durante una Pasqua, a Ferrara, l’ostia si tramutò nella carne di Cristo. Il miracolo produsse l’effetto di ricondurre molti eretici a credere nella transustanziazione, ossia nella presenza reale di Gesù nel sacramento eucaristico attraverso la trasformazione totale della sostanza del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo in virtù delle parole della consacrazione pronunciate dal sacerdote.
Secondo la testimonianza di José Lois Lopez do San Romàn, nel 1972, a Ladeira do Pinheiro, un paesino del Portogallo, la chiaroveggente Marìa Concepcìon Mendes Horta cadde in trance durante la messa. “Entrata nella cappella, ella aprì il tabernacolo e i presenti poterono vedere otto o nove ostie che grondavano sangue nella pisside. Il sacerdote spagnolo Rojas prese la pisside e somministrò la comunione a oltre trecento persone. Io ero fra i comunicandi e potei vedere le ostie che si moltiplicavano da sole“. Analizzato nel 1972 e nel 1973, il sangue risultò essere umano, del gruppo 0 Rh negativo. Curiosamente, aveva solo 23 cromosomi in luogo dei 46 della norma e richiese più di 24 ore per coagularsi. Per alcuni di questi fenomeni possono esserci spiegazioni scientifiche, come nel caso, recente, verificatosi nella Francia meridionale, dove fu identificato un fungo rosso dalla crescita rapidissima, in grado di evidenziarsi in pochi minuti non solo ricoprendo il pane spezzato, ma colando da questo come se fosse sangue.