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Il colonnello Fawcett alla scoperta della “Città X”
25 Set 2012

Il colonnello Fawcett alla scoperta della “Città X”

Post by Administrator

Il colonnello Fawcett fu uno degli esploratori più intrepidi che la storia ricordi. Nel 1925 organizzò una spedizione al confine tra Bolivia e Brasile alla ricerca di una colonia del mitico continente scomparso di Atlantide chiamata “Città X”.

Mappa della spedizione di Fawcett

Mappa della spedizione di Fawcett

Secondo Platone, l’isola di Atlantide, inghiottita dal mare durante un cataclisma, era da situarsi ad ovest di Gibilterra. Sebbene molti studiosi abbiano sostenuto nel corso del tempo che si trattasse di una pura e semplice allegoria mitologica, altri credendo che il racconto di Platone celasse indizi autentici si sono dedicati alla sua ricerca.

Dei molti esploratori che hanno tentato di svelare il mistero di Atlantide il più intrepido è stato senz’altro il colonnello Percy Harrison Fawcett. Nel 1908 guidò una spedizione che esplorò il confine tra Brasile e Bolivia. Alcuni anni più tardi, nel 1925, messosi in pensione, Fawcett partì alla ricerca di una città leggendaria nella giungla brasiliana.

L’interesse di Fawcett per le civiltà scomparse ebbe inizio da un idolo di pietra nera che gli fu regalato dallo scrittore H. Rider Haggard, secondo il quale la statuetta veniva dal Brasile. Fawcett consultò un veggente per scoprire l’origine dell’idolo e la risposta fu che proveniva da “un grande continente di forma irregolare, esteso dalla costa settentrionale dell’Africa all’America del Sud“. Fu così che l’esploratore si convinse che l’enigmatico reperto, originario dell’isola di Atlantide, fosse poi finito in una sua colonia nel cuore del Brasile. Fawcett si rafforzò nella sua idea quando acquistò una vecchia carta geografica dove era indicata una città senza nome nella zona del Mato Grosso, nel Brasile sud-occidentale.

Accompagnato dal figlio Jack e da un amico di quest’ultimo, si addentrò nella giungla in cerca del luogo che aveva chiamato “Città X” ma, dopo una lettera alla moglie dove accennava di aver sentito parlare di un’antica metropoli su un lago, Fawcett e i suoi due giovani compagni di viaggio scomparvero.

Percy Fawcett, però, sopravvisse, almeno nel mito. Per decenni i viaggiatori sudamericani raccontarono di incontri con vecchi macilenti, intravisti lungo i sentieri nella giungla, che dicevano di chiamarsi Fawcett. Alcuni diranno di aver incontrato dei bambini dagli occhi azzurri e dalla carnagione olivastra, i figli di questi avventurieri. Secondo altri il colonnello riuscì nell’impresa di trovare la mitica Città X, ma poi si rifiutò di lasciarla.

Ma il racconto più straordinario lo dobbiamo alla medium irlandese Geraldine Cummins, la quale nel 1936 sostenne di ricevere dei messaggi dalla mente di Fawcett. Secondo la Cummins l’esploratore inglese aveva trovato nella giungla i resti della colonia di Atlantide, ma ora era malato. Dopo quattro di questi messaggi Fawcett “tacque” fino al 1948, quando annunciò di essere morto.

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