Il basilisco è una creatura mitologica spesso conosciuta col nome di “re dei serpenti”. In base alla tradizione popolare si narra che il basilisco abbia il potere di uccidere o pietrificare chiunque rivolga il proprio sguardo nei suoi occhi. Le storie e le leggende sui basilischi erano molto diffuse in Inghilterra durante il medioevo.
In base alle leggende popolari sarebbe bastato un solo sguardo diretto negli occhi del terribile basilisco, animale leggendario con testa di gallo e coda di serpente, per essere vittime di morte subitanea. Poiché si credeva che la mostruosa creatura sarebbe morta se si fosse vista riflessa, per ucciderla dovevano essere usati specchi e vetri riflettenti. Si narra che durante il medioevo i basilischi fossero gli animali più importanti in Inghilterra. Edward Topsell scrisse nella sua History of Serpents (“Storia dei serpenti“), pubblicata nel 1608: “Mi è stato spesso confidato che un tempo la nostra nazione era piena di basilischi“. Sono noti due scontri con il mostro in Inghilterra, uno a Saffron Walden e l’altro a Horndon-on-the-Hill: in entrambi i casi furono sconfitti con il metodo tipico per i basilischi descritto da Topsell, ossia facendo in modo che “la loro sagoma si rifletta sulla loro faccia“. Il primo fu ucciso da un ignoto cavaliere coperto da “un manto di cristallo“, il secondo, da sir James Tyrell, che indossava un’armatura con uno specchio applicato sul petto.
Si pensava che questi rettili orripilanti nascessero da uova di gallo covate da un rospo o da un serpente, ma il basilisco che abitava in una spelonca presso la parrocchia di Wherwell, nella contea di Hampshire, proveniva da un uovo di anatra. All’inizio i contadini considerarono l’animale con curiosità, ma quando, crescendo, diventò un mostro che si nutriva solo di carne umana, venne offerto un appezzamento di terra a chiunque l’avesse ucciso.
Molti perirono nel tentativo di abbatterlo, finché un uomo di nome Green calò uno specchio di acciaio lucido nella tana e il basilisco si scagliò contro la propria immagine, battendosi finché non cadde esausto, e Green poté ucciderlo. Pare che l’uomo sia stato ricompensato con un pezzo di terra vicino alla foresta di Harewood. Per anni gli abitanti di Wherwell non assaggiarono più uova di anatra. Nel museo di Andover è esposta una banderuola segnavento in forma di basilisco proveniente dal campanile della chiesa parrocchiale di Wherwell.
Un altro caso che ebbe come protagonista un basilisco avvenne nel 1733 nel villaggio di Renwick, nell’Inghilterra settentrionale. Mentre degli operai stavano ristrutturando una chiesa del villaggio, un orrendo mostro alato saltò fuori dalle fondamenta. Simile al mitico basilisco, la mostruosa creatura terrorizzò la gente del luogo svolazzando all’intorno, sbattendo le sue grandi ali di pipistrello ed emettendo grida agghiaccianti.
Allora John Tallantire, uno dei muratori, armatosi di un ramo di frassino, albero dai poteri magici, in grado di respingere il malocchio e gli incantesimi delle streghe, ingaggiò nel cortile della chiesa una violenta lotta con il basilisco, riuscendo alla fine ad ucciderlo. I paesani, grati, premiarono Tallantire donandogli la casetta in cui abitava ed esentandolo dal pagamento del tributo alla parrocchia. L’episodio è ricordato nei registri della chiesa di Renwick, ma non è mai stato possibile classificare dal punto di vista zoologico il presunto basilisco.