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Robert Nixon: il contadino profeta del Cheshire
4 Giu 2019

Robert Nixon: il contadino profeta del Cheshire

Post by Administrator

Nato nel 1467 nei pressi di una fattoria del Cheshire, in Inghilterra, Robert Nixon viene ricordato ancora oggi come il “profeta contadino”. Nato con gravi carenze di tipo intellettivo, il ragazzo venne ben presto emarginato finché non si rivelarono le sue straordinarie doti di veggente che gli permisero di vivere alla corte del re Enrico VII.

Robert Nixon

Robert Nixon

Robert Nixon, un visionario di campagna da tutti considerato come un ritardato mentale, nacque intorno al 1467 in una fattoria del Cheshire, in Inghilterra. Iniziò la sua vita lavorativa tirando l’aratro, perché i suoi contemporanei lo ritenevano inadatto per qualsiasi altra mansione. Era un giovane abitualmente silenzioso, anche se talvolta emetteva strani, incomprensibili borbottii, che venivano attribuiti alla sua deficienza mentale.

Un giorno, mentre stava lavorando in un campo, si fermò improvvisamente e, guardandosi intorno con occhi allucinati, esclamò: “Forza Riccardo! Forza Enrico! Oh, peccato Riccardo! Oh! Bravo Enrico! Enrico ha vinto la battaglia!“. Quest’uscita, molto più intellegibile di altre, anche se incomprensibile, incuriosì il compagno di lavoro di Robert. Ma il giorno seguente, tutto si chiarì. Nel momento stesso in cui Robert pronunciava quelle strane frasi, re Riccardo III veniva ucciso a Bosworth Field, ed Enrico Tudor, vincitore di quella storica battaglia, era proclamato Enrico VII d’Inghilterra.

La fama del contadino veggente non tardò a raggiungere la corte del nuovo re, che fu molto incuriosito e decise di incontrarlo. Un messo fu mandato da Londra con l’ordine di portare Robert Nixon a palazzo. Ma prima ancora che l’inviato del re avesse lasciato la corte, Robert era a conoscenza della sua venuta e, colto da una crisi di disperazione, correva qua e là per la città di Over gridando che Enrico lo aveva mandato a prendere per farlo morire di fame!

Nel frattempo, Enrico VII aveva deciso di mettere alla prova il giovane profeta, e quando Robert Nixon fu portato al suo cospetto il re si mostrò molto turbato. Disse di aver perso un diamante di grande valore, e chiese al giovane se poteva aiutarlo a ritrovarlo. Nixon rispose con calma, citando un vecchio proverbio: “Chi sa nascondere sa anche trovare“. Enrico, che, naturalmente, aveva nascosto il diamante, rimase così colpito dalla risposta del ragazzo che ordinò di prendere nota di tutto ciò che avrebbe detto. Ciò che disse, debitamente interpretato, preannunciava le guerre civili inglesi, la morte e l’abdicazione di sovrani, e la guerra contro la Francia. Tra l’altro annunciò che la città di Nantwick, nel Cheshire, sarebbe stata spazzata via da un’alluvione; cosa mai avvenuta fino ad allora.

Ma la profezia che più preoccupava Robert Nixon era la meno probabile di tutte: la morte per inedia nel palazzo reale. Per calmare i suoi timori, Enrico VII ordinò che il ragazzo potesse avere tutto il cibo che voleva, in qualsiasi momento. Quest’ordine rese lo strano indovino non molto popolare presso le cucine reali.

Un giorno, tuttavia, il re dovette partire e lasciò Robert alle cure di uno dei suoi dignitari. Per sottrarlo agli scherzi della servitù, costui lo chiuse a chiave nello stesso spogliatoio del re. Poi, chiamato altrove per affari urgenti, dimenticò di lasciare la chiave o comunque di dare istruzioni per liberare Robert. Al suo ritorno, il povero Robert fu trovato morto per mancanza di cibo e acqua: la profezia che riguardava la sua tragica fine si era orribilmente compiuta.

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