Nonostante si tratti di una forma di medianità insolita e poco conosciuta esistono vari casi, ben documentati, di pittura parapsichica. Si tratta di uno strano fenomeno per il quale un pittore, molto spesso dilettante, viene posseduto dallo spirito di un famoso artista trapassato che inizia a dipingere utilizzando la fisicità del corpo che lo ospita.
Nel gennaio 1906, Frederic Thompson, operaio di 38 anni e pittore della domenica, andò a vedere una mostra postuma del noto paesaggista del New England Robert Swain Gifford. Thompson, al quale era ultimamente accaduto di sentirsi spinto a dipingere luoghi che non aveva mai visto, paesaggi dominati da alberi contorti e coste rocciose, fu stupito nel ritrovarvi proprio quegli scenari. Ed ecco che una voce, dentro di lui, gli ingiunse: “Vedi quello che ho fatto. Continua la mia opera“. A questo punto Thompson crollò privo di sensi.
Pur pensando di essere impazzito, Thompson continuò a dipingere nello stile di Gifford, fin quando, nel 1907, si recò da James Hyslop, presidente della American Society for Psychical Research (ASPR). Dopo alcune sedute con medium famosi, si convinse che, lungi dall’essere impazzito, egli era in contatto con lo spirito di Gifford, della cui vita, durante le sedute, emersero particolari noti solo alla vedova. Hyslop non sapeva cosa pensare. Si trattava forse di un artista ossessionato dallo stile e dalla tecnica di un altro pittore? O lo spirito di Gifford si era impossessato, in qualche modo, delle mani e del modo di vedere di Thompson allo scopo di completare la propria opera?
Quell’autunno Frederic Thompson visitò New Bedford, nel Massachusetts, e vide realmente molti dei paesaggi che aveva “visto” con gli occhi della mente. Trovò pure un albero con le iniziali “R.S.G. 1902” e riudì la voce. Probabilmente le sedute servirono come una specie di esorcismo psicologico, poiché Thompson chiuse il suo “periodo Gifford”, diventando un pittore e scultore di successo, con un suo linguaggio espressivo. Morì a Miami, in Florida, alla fine degli anni Venti.
Quello di Thompson non è un caso isolato di “pittura parapsichica”. Si suppone che tre mesi dopo la propria morte, nel 1973, Picasso abbia cominciato a dipingere attraverso l’inglese Matthew Manning, il quale è stato “posseduto” anche da Aubrey Beardsley, Beatrix Potter e Isaac Oliver, un miniaturista del periodo elisabettiano (XVI secolo). Un altro caso è quello del pittore parapsichico brasiliano Luiz Gasparetto, il quale, nel 1978, andò in trance durante un programma televisivo della BBC e dipinse rapidamente ventuno tele, fra quadri di Picasso, Cézanne e Renoir.