Nostradamus è senza ombra di dubbio uno dei profeti più autorevoli ed influenti della storia. Nella sua opera più importante, Les Propheties, il veggente di Saint-Rémy-de-Provence pubblicò 942 quartine profetiche con previsioni riguardanti il destino dell’umanità fino all’anno 3797.
Nel 1555 un veggente francese predisse che il re Enrico II sarebbe morto in un torneo. Quattro anni dopo, la tragica profezia si avverò. Si tratta solo di una delle 942 famose profezie che Michel de Nostredame, più noto con il nome latinizzato di Nostradamus, cominciò a pubblicare nel 1555. Nato in Provenza nel 1503, Nostradamus studiò medicina a Montpellier. Uomo disponibile e coraggioso, curò molti appestati. Il suo interesse per la magia e l’occulto lo portò a viaggiare in lungo e in largo, finché, verso il 1534, sposò una donna bella e ricca, dalla quale ebbe due figli. Purtroppo, la peste uccise tutta la sua famiglia.
La sua fama di veggente si diffuse molto presto. Era in Italia quando incontrò un monaco e si inginocchiò davanti a lui, chiamandolo “Sua Santità“. Circa 45 anni dopo, il monaco divenne papa col nome di Sisto V. Ma fu solo nella seconda parte del ‘500 che Nostradamus cominciò a registrare le sue profezie. Nel 1554 si risposò con una ricca vedova, Anne Ponsart Gemelle, che gli diede sei figli, e l’anno dopo cominciò a pubblicare le sue profezie, che si spingevano fino all’anno 3797, e che vennero prese molto sul serio dai suoi contemporanei: la stessa Caterina de’ Medici, vedova di Enrico II, le teneva in grande considerazione.
Per le sue divinazioni, Nostradamus usava un metodo antico: di notte, guardava in una ciotola d’acqua posata su un tripode di ottone, finché l’ispirazione non s’impossessava di lui: allora, udiva e vedeva gli eventi futuri. I pronostici venivano espressi in Quartine che, a gruppi di 100, costituivano le cosiddette Centurie, eccetto la settima di esse, che comprendeva solo 42 quartine.
Per sfuggire all’accusa di stregoneria, Nostradamus usava alla rinfusa simboli e vocaboli francesi, italiani, provenzali, latini e greci. L’ordine cronologico è deliberatamente confuso, ma molte quartine sembrano confermare eventi verificatisi nella realtà. Sembra che Nostradamus abbia predetto il destino di Napoleone, la rivoluzione americana e la guerra di secessione, l’abdicazione di Edoardo VIII, gli assassini di Abramo Lincoln, John F. Kennedy e Robert Kennedy oltre alla salita al potere, in Iran, dell’ayatollah Khomeini.
A testimonianza del notevole influsso delle Profezie di Nostradamus, anche a distanza di secoli, basti pensare che la famigerata Linea Maginot (insieme di fortificazioni, opere militari, trincee, etc costruita per difendere la Francia da invasioni esterne) venne costruita molto prima della Seconda Guerra Mondiale, perché l’allora capo di stato maggiore francese credeva che una certa quartina delle Centurie indicasse che l’invasione della Francia sarebbe avvenuta attraverso la Svizzera. Malgrado una così lunga durata della sua influenza, Nostradamus, che credeva che la conoscenza e l’intervento umano permettessero di mutare l’avvenire, sarebbe oggi molto deluso nel constatare quanto poco siano servite all’umanità le sue profezie per evitare i disastri in cui è incorsa.
Fin da quando Nostradamus cominciò a pubblicare le sue profezie, la gente tentò di interpretarle e perfino Goebbels, nel 1939, fece notare a Hitler la Quartina II, 24:
Bestie impazzite per la fame attraverseranno i fiumi,
La maggior parte del campo di battaglia sarà contraria a Hister.
Egli trascinerà il capo in una gabbia di ferro,
Quando il figlio della Germania non osserverà alcuna legge.
Il nome Hister era molto simile a Hitler e il tema della guerra appropriato, ma non si prediceva il trionfo della Germania. I nazisti, però, nell’ambito della loro propaganda, fecero gettare da aerei in volo su Francia e Belgio volantini con profezie contraffatte a loro favore. Lo stile oscuro di Nostradamus rende difficile l’interpretazione dei suoi versi, ma nella Quartina II, 51 il riferimento al famoso incendio di Londra del 1666 è esplicito:
Il sangue dei giusti sarà reclamato da Londra
arsa dal fuoco in tre volte venti più sei.
Altresì, esistono versi che predicono eventi che non si sono verificati, come la Quartina VI, 54:
All’alba, al secondo canto del gallo,
quelli di Tunisi, Fez e Bougie,
Gli Arabi catturati dal re del Marocco
nell’anno liturgico 1607.
Ma questi errori sono più che compensati dall’esattezza di numerosi altri versi, come quelli riferibili all’ascesa di Napoleone:
Un imperatore nascerà vicino all’Italia, che costerà molto caro all’impero
e al suo esilio a Sant’Elena:
un piccolo posto in una minuscola zona nel mezzo della quale
egli verrà a deporre il suo scettro.
Nostradamus descrisse anche la vana fuga di Luigi XVI a Varennes nel 1791 e la raccapricciante ghigliottina della Rivoluzione francese:
La notte arriveranno attraverso la foresta di Reines due compagni da vie traverse;
La Regina, la pietra bianca,
Il re-monaco in veste grigia a Varennes,
Il Capeto eletto causa tempesta, fuoco e sanguinoso taglio.
Mentre la Quartina III, 96 suona:
Il capo da Fossano avrà la gola tagliata
dall’uomo che addestrava i segugi e i levrieri.
Il fatto sarà commesso da quelli della rupe Tarpea,
quando Saturno è nel Leone il 13 febbraio.
Il re Fossano era il nonno del Duca di Berry, il quale fu pugnalato a morte da uno stalliere il 13 febbraio 1820. L’assassino era un repubblicano e qui c’è il riferimento alla rupe Tarpea, da cui venivano gettati i traditori dello Stato quando Roma divenne una repubblica.