Lao-Tzu è stato un filosofo cinese vissuto nel VI secolo a.C. È ritenuto il fondatore del Taoismo e autore del libro sacro Tao-te-Ching (Libro del Tao e della sua virtù). Esistono molti aneddoti sulla sua vita e sulla sua proverbiale saggezza ma non sono pochi quelli che pensano si tratti di un personaggio mai vissuto.

Lao-Tzu

È stato il filosofo Lao-Tzu, conosciuto come il “Vecchio maestro”, ad aver fondato il taoismo. Nato nella provincia di Henan intorno al 604 a.C., le cronache narrano che sia vissuto per ben 200 anni, in accordo con l’antica credenza cinese che i grandi uomini hanno lunga vita. Ma non è escluso che in realtà non sia mai esistito.

Secondo la leggenda, da giovane Confucio incontrò Lao-Tzu e fu tanto soggiogato dalla sua presenza e dal suo insegnamento che lo paragonò a un drago che cavalca sui venti e sulle nubi. Si ritiene che Lao-Tzu fosse un pubblico funzionario, esperto in astrologia e divinazione, direttore degli archivi reali alla corte della dinastia Chou.

Lasciato l’incarico in tarda età, avrebbe intrapreso un viaggio verso l’Occidente. Giunto al confine dello stato di Qin, per compiacere una guardia addetta al passaggio, avrebbe composto, su una pergamena in bambù, un testo di circa 5.000 caratteri, noto come Tao-te-ching (“Libro del Tao e della sua Virtù”). Dopo di che, sarebbe scomparso per sempre.

I taoisti ritengono che questo piccolo libro di mistica e filosofia, che nel II secolo d.C. fu adottato come testo sacro, racchiuda tutta la saggezza dell’universo. Oggi si mette in dubbio che sia stato scritto da una sola persona; l’origine di alcune delle sue massime è stata infatti datata alcuni secoli dopo la morte di Lao-Tzu. Vi sono anche ragionevoli dubbi circa l’esistenza dello stesso Lao-Tzu, il cui nome potrebbe rappresentare una certa classe di “saggi” piuttosto che un singolo individuo.